Airbus, record di ordini e consegne nel 2023

Per il quinto anno consecutivo superata la rivale Boeing (ora sotto inchiesta dalle autorità americane)
Ordini annuali record di aerei per il produttore europeo e aumento delle consegne dell’11% nel 2023, un dato che consente a Airbus di mantenere il primato su Boeing per il quinto anno consecutivo.

Per il quinto anno consecutivo superata la rivale Boeing (ora sotto inchiesta dalle autorità americane)

Ordini annuali record di aerei per il produttore europeo e aumento delle consegne dell’11% nel 2023, un dato che consente a Airbus di mantenere il primato su Boeing per il quinto anno consecutivo. Superando il record messo a segno nel 2014, gli ordini lordi si sono attestati a 2.319 velivoli (2.094 quelli netti dopo le cancellazioni), in una corsa delle compagnie aeree al rinnovo delle flotte per rispondere alla ripresa del traffico aereo dopo la pandemia, avvenuta prima del previsto.

Dati oltre le stime

La forte domanda dei vettori ha spinto «le vendite e le consegne al di sopra del nostro obiettivo», ha affermato Guillaume Faury, ceo di Airbus. Nello specifico, gli ordini includono 1.835 velivoli della famiglia dell’A320 e 300 della famiglia degli A350. Il dato sulle consegne supera di poco il target di 720 aerei indicato a inizio anno da Tolosa e supera quello del 2022 con 661 unità, portando il suo portafoglio ordini a 8.598 aerei. La novità dell’anno è il ritorno dei grandi aerei widebody «molto prima del previsto e con vigore», ha affermato Christian Scherer, nuovo ceo di Airbus della divisione commerciale.

«È incoraggiante che Airbus sia stata in grado di mantenere e centrare il target», scrivono gli analisti di Bank of America in una nota e per il 2024 prevedono un altro step con 800 consegne. «C’è spazio per una ulteriore espansione dei margini della divisione commerciale di Airbus nel medio termine, trainato dall’aumento dei tassi di produzione, un fatturato positivo sulla famiglia degli A320, mentre l’A350 diventa un contributore positivo ai risultati del gruppo insieme al rallentamento del ritmo delle assunzioni».

In Borsa, Airbus ieri ha chiuso a -0,84% e da inizio dell’anno ha messo a segno un guadagno del 3 per cento. La nuova generazione di aerei consumano il 25% in meno di carburante con emissioni di Co2 ridotte del 25% e oggi rappresentano il 30% della flotta Airbus operativa. Non solo crescita, ma anche sostituzioni con aerei più sostenibili per arrivare al 2030 quando inizierà la nuova era dell’aviazione ad idrogeno, come è stato confermato nel corso della conferenza stampa. Il ceo ha aggiunto di essere fiducioso che Airbus raggiungerà l’obiettivo mensile di consegna di 75 aerei A320 nel 2026, con dieci linee di assemblaggio attive. «La situazione nella catena di approvvigionamento è ancora tesa, ma sta migliorando e nel 2024 continueremo a crescere (..). Il target pre-Covid di 870 aerei non sarà raggiunto quest’anno, ma più tardi».

Nessun pressing sulle consegne

Alla domanda se la pressione sulle consegne può mettere a rischio la qualità dei prodotti, Faury ha risposto: «Non consegneremo alla velocità che vorrebbe qualcuno». Airbus ha tra i fornitori Spirit Aerosystems, il produttore delle fusoliere dei B737 MAX: «Lavoriamo a stretto contatto con i nostri fornitori e quindi anche con Spirit», si è limitato a dire il numero uno. Airbus è cresciuta negli anni in cui Boeing ha dovuto affrontare lo stop alla produzione dei Boeing 737 Max 8 dopo i due incidenti nel 2018 e nel 2019 guadagnando terreno anche in Borsa: in un anno il titolo Airbus ha guadagnato il 25 per cento e Boeing il 10,2 per cento.

Boeing sotto osservazione

Il produttore americano che al momento è sotto osservazione da parte della FAA per l’incidente dell’Alaska Airlines, in settimana ha pubblicato i risultati riportando nel 2023 consegne per 528 aerei e ordine netti per 1.314 unità: i funzionari federali stanno indagando sul pannello dell’aereo che è esploso in volo per capire se fosse sicuro e in linea con il progetto approvato dalle autorità aeronautiche per la sicurezza del volo

Fonte il Sole 24 ore

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2 comments

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